Con la gestione dei privati l’acqua potabile costerà fino al 30% in più, e la Provincia di Sondrio rischierà di diventare «terra di conquista» per le multinazionali: per questo è la denuncia - è importante sostenere i referendum della campagna «Acqua, bene comune», e raggiungere il traguardo delle 500mila firme entro luglio. Lo dice la Cgil di Sondrio, che ieri è scesa ufficialmente in campo a sostegno della mobilitazione che punta a portare alle urne tre referendum per abrogare altrettante normative che «in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell’acqua», cioè l’articolo 23 bis della legge 133/2008 e gli articoli 150 e 154 del decreto legislativo 156/2006, alias il Codice dell’ambiente.
Si parla di leggi e commi, hanno sottolineato ieri i rappresentanti della Cgil, ma non bisogna far l’errore di pensare che sia una questione astratta, astrusa o lontana dalla vita quotidiana. «Con questi provvedimenti - ha ricordato il segretario provinciale del sindacato Giocondo Cerri - si passa da una gestione pubblica del servizio di distribuzione dell’acqua ad una gestione assegnata attraverso una gara d’appalto con i privati, oppure con società miste in cui gli enti pubblici dovranno avere un peso non superiore al 40%, e questo andrà fatto entro il 31 dicembre
2010. Ma l’acqua è un diritto fondamentale di tutti i cittadini, un bene comune, e tale deve rimanere». «Con queste regole - ha rimarcato Ettore Armanasco - l’acqua potabile da servizio pubblico diventa una merce come le altre, sulla quale si potranno fare profitti. Il risultato è che in altre zone d’Italia in cui questi modelli di gestione privata sono già stati applicati i rincari delle tariffe per i cittadini e le famiglie sono arrivati anche al 30 per cento, e anche in altri Paesi europei non mancano casi di guai del genere». Il rischio, insomma, secondo i promotori del referendum è quello di arrivare a pagare l’acqua potabile... a peso d’oro, con rincari molto pesanti dei costi attuali per le famiglie: «Il servizio assegnato a gara - ha rimarcato Armanasco - sarà quello dell’“ultimo chilometro”, la distribuzione dell’acqua agli utenti, proprio quello che può fare gola a chi vuol trarre profitto». Ma non finisce qui, perché secondo il comitato promotore dei referendum assegnare i servizi con le gare d’appalto in sostanza significa, per i meccanismi di mercato, aprire le porte alle grandi multinazionali del settore: un rischio che secondo i sindacalisti vale anche per la provincia di Sondrio. «Qualcuno tempo fa ha definito la Valtellina “il Kuwait dell’acqua”, per la sua grande ricchezza di risorse idriche - ha sottolineato Armanasco - e un territorio come il nostro in questo senso può far gola ad un grande gruppo multinazionale, non in sé e per sé ma come tassello di una strategia a lungo termine.
E le grandi aziende sono in grado anche di mettere in atto azioni di “dumping” per battere la concorrenza, per poi ottenerne benefici magari a distanza di anni». Reti e servizi attualmente in Valle sono in mano ai Comuni o a società pubbliche, «con risultati positivi», ha rimarcato ancora Armanasco, «anche se pure in Valle è necessario aprire un dibattito concreto su come utilizzare la risorsa acqua in maniera sempre più corretta, economica ed efficiente». Ma l’obiettivo secondo la Cgil non si ottiene certo «costringendo i nostri piccoli Comuni a fare le gare d’appalto e consegnarsi alle multinazionali, anche perché - ha ricordato Armanasco - esempi
come quello delle centraline idroelettriche realizzate sugli acquedotti municipali dimostrano che una gestione intelligente può portare anche benefici economici importanti all’ente locale ». Per questo il sindacato lavorerà insieme al coordinamento locale del comitato promotore referendum - che si sta costituendo proprio in questi giorni -, sia supportando le iniziative sul territorio, sia raccogliendo firme nelle imprese e nei luoghi di lavoro. «L’apporto numerico
della provincia non sarà grande - ha sottolineato Walter Rossi -, ma è importante fare la nostra parte».
Francesca Bettini (La Provincia di Sondrio - 22/04/2010)